Nel trading automatico, così come nella programmazione, non esiste un solo linguaggio di programmazione ma bensì ambienti di sviluppo diversi, ognuno con le sue specifiche caratteristiche e potenzialità.
Ogni linguaggio, con le sue peculiarità, fornisce al trader e programmatore differenti possibilità di sviluppo di un trading system, o di una strategia di base o complessa che sia.
All’inizio di una carriera di trader automatico veniamo “bombardati” da moltissime informazioni e differenti possibilità di scrittura e spesso, chi ci si approccia per la prima volta, trova difficoltà a capire quale sia l’ambiente di lavoro più adatto a lui.
Qual è il miglior linguaggio per il trading automatico?
E’ la domanda da 1 milione di $. Ma la verità è che non esiste una risposta a questa domanda.
Come detto, ogni linguaggio di programmazione ha le sue caratteristiche di scalabilità, velocità, scrittura e ovviamente di difficoltà, ma ognuno di essi può essere tranquillamente usato al posto di un altro.
Quello che insegnamo nella Quant Trader Academy è infatti di non focalizzarsi su un unico linguaggio, ma di espandere la propria conoscenza a tutto il mondo della programmazione, insegnando ad usare diversi ambienti, come Python e Pinescript.
Inoltre insegnamo l’utilizzo di questi linguaggi non solo per la scrittura di una strategia o di un trading system, ma anche come veicolo di analisi, ricerca e sviluppo di backtesting oltre che di modelli quantitativi per il trading.

La risposta alla domanda quindi potrebbe essere che non c’è un linguaggio migliore di un altro, ma ognuno di essi si adatta al trader in base alle sue conoscenze, abilità pregresse e stile di trading.
Che tu sia uno swing trader, un day trader, un trend follower o lavori sui breakout, non esisterà un linguaggio migliore di un altro ma ricade tutto sempre e solo su come si utilizzano, perché in fin dei conti sono strumenti nelle nostre mani.
E’ pressoché inutile quindi ricercare il linguaggio perfetto, che si adatti a noi, perché rischieremmo di rimanere delusi, in quanto tutti gli ambienti di coding hanno i loro pro e contro: è meglio quindi imparare ad usarne e conoscerne diversi di loro, in modo tale da poter fare vere distinzioni tra ognuno di loro e decidere quale fa al caso nostro.

Dopotutto è una questione anche di aggiornarsi continuamente, perché tutti i linguaggi sono costantemente in evoluzione e focalizzarsi solamente su uno potrebbe voler dire “fossilizzarsi” e chiudere le porte alle grandi possibilità di carriera che potrebbero presentarci.
All’interno della nostra Academy cerchiamo quindi di insegnare diversi stili di programmazione, attraverso diversi linguaggi, facendo in modo che i nostri studenti tocchino con mano e vedano con i loro occhi le potenzialità (e i limiti) di ciascuno di essi.
La risposta quindi è: non c’è un linguaggio migliore di un altro, ma bensì una strategia migliore di un’altra e questo sta tutto nelle mani del trader che la sviluppa secondo le sue conoscenze, che devono espandersi a tutto il panorama del trading automatico.
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